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OPERE-SERIFXCOPA-MIMMOROTELLA-AQUALCUNOPIACECALDO

SERIGRAFIA MIMMO ROTELLA " A QUALCUNO PIACE CALDO" dimensioni L 52 x H 62 cm.,

Serigrafia su carta firmata e numerata. Serie Tributo a Marilyn . Titolo " A qualcuno piace caldo " by Mimmo Rotella . Dècollages su carta cottone. Firmata a matita... continua

Serigrafia su carta firmata e numerata.

Serie Tributo a Marilyn .

Titolo " A qualcuno piace caldo " by Mimmo Rotella.

Dècollages su carta cottone.

Firmata a matita in originale, 4 timbri. Certificato ArtData.

Anno 2011 - Dimensioni grafica L 40 x H 50 cm., con la cornice L 52 x H 62 cm.

Opera con la cornice, ricoperta di vetro.

Esemplare numero 34/100. - Certificato di autenticità.

Opera realizzata in una tiratura di 150 copie di cui 100 numerate in numeri arabi da 1 a 100, 30 copie in numeri romani da I a XXX, 10 copie P.A. Riservate alla Fondazione Mimmo Rotella, 10 copie fuori commercio (H.C.) riservate all'editore. L'edizione è composta da quartine in fogli mobili alla francese nel formato finito di cm. 41 x 51. Ogni esemplare contiene 12 riproduzioni originali delle opere-collages di Mimmo Rotella realizzate sul mito di Marilyn e riprodotte con stampa a 12 colori su carta Hanemuelle Fine Art William Turner da 190 g., e protetta con Premier Art Shield Satin. Ogni tavola è stata applicata su carta a mano da 500g., delle cartiere Ivan Pengo. Su ogni riproduzione sono stati applicati dei frammenti di manifesti pubblicitari originali degli anni sessanta. Attraverso un processo di fotoincisione è stata realizzata una matrice in ottone dello spessore di 1 mm, con la quale è stata impressa, tramite torchio calcografico a mano, al firma in rilievo del maestro e tutti i rilievi dei dècollages. Il progetto grafico, la stampa, la fotoincisione sono stati realizzati e certificati dalla Fine Art Trade Guilt. Tutti i testi sono stati stampati dalla tipografia Abbiati - Milano su carta Guardamatt da 350 g. Ogni copia del libro è numerata e firmata dall'editore e autentificata dalla Fondazione Mimmo Rotella. Finito di stampare per conto della Prearo Editore nel mese di aprile 2011. Esemplare numero 34/100.


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#Mimmo Rotella #Serigrafia #Pop Art #Collage #Figurativo

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Descrizione: SERIGRAFIA MIMMO ROTELLA " A QUALCUNO PIACE CALDO" dimensioni L 52 x H 62 cm.,


Serigrafia su carta firmata e numerata.

Serie Tributo a Marilyn .

Titolo " A qualcuno piace caldo " by Mimmo Rotella.

Dècollages su carta cottone.

Firmata a matita in originale, 4 timbri. Certificato ArtData.

Anno 2011 - Dimensioni grafica L 40 x H 50 cm., con la cornice L 52 x H 62 cm.

Opera con la cornice, ricoperta di vetro.

Esemplare numero 34/100. - Certificato di autenticità.

Opera realizzata in una tiratura di 150 copie di cui 100 numerate in numeri arabi da 1 a 100, 30 copie in numeri romani da I a XXX, 10 copie P.A. Riservate alla Fondazione Mimmo Rotella, 10 copie fuori commercio (H.C.) riservate all'editore. L'edizione è composta da quartine in fogli mobili alla francese nel formato finito di cm. 41 x 51. Ogni esemplare contiene 12 riproduzioni originali delle opere-collages di Mimmo Rotella realizzate sul mito di Marilyn e riprodotte con stampa a 12 colori su carta Hanemuelle Fine Art William Turner da 190 g., e protetta con Premier Art Shield Satin. Ogni tavola è stata applicata su carta a mano da 500g., delle cartiere Ivan Pengo. Su ogni riproduzione sono stati applicati dei frammenti di manifesti pubblicitari originali degli anni sessanta. Attraverso un processo di fotoincisione è stata realizzata una matrice in ottone dello spessore di 1 mm, con la quale è stata impressa, tramite torchio calcografico a mano, al firma in rilievo del maestro e tutti i rilievi dei dècollages. Il progetto grafico, la stampa, la fotoincisione sono stati realizzati e certificati dalla Fine Art Trade Guilt. Tutti i testi sono stati stampati dalla tipografia Abbiati - Milano su carta Guardamatt da 350 g. Ogni copia del libro è numerata e firmata dall'editore e autentificata dalla Fondazione Mimmo Rotella. Finito di stampare per conto della Prearo Editore nel mese di aprile 2011. Esemplare numero 34/100.

La Pop Art è un movimento artistico nato nel Regno Unito e negli Stati Uniti tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60. 

Questo movimento è espressione della società e dell'immaginario collettivo, ed è un'arte rivolta alla massa e non al singolo collettivo.

E' chiamata così poiché deriva proprio dal termine inglese "popular art" , sempre pronta a guardare ed assimilare stimoli provenienti dalla società esterna.

L'arte figurativa riguarda la rappresentazione di immagini riconoscibili del mondo intorno a noi, a volte fedeli e accurate, a volte altamente distorte. Non ha importanza l’estrema fedeltà al reale, purché questo venga in qualche modo raffigurato.


 



Mimmo Rotella

Nasce a Catanzaro nel 1918, conclusa la scuola media si sposta a Napoli per intraprendere gli studi artistici, nel 1941 si trasferisce a Roma . Resta nella capitale solo per un breve periodo, perché viene richiamato alle armi. Nel '44 lascia l'esercito ed ottiene il diploma al Liceo Artistico di Napoli. Tra il 1944 e il 1945 insegna Disegno a Catanzaro. 

Nel 1945 è nuovamente a Roma e, dopo gli inizi figurativi e le prime sperimentazioni, inizia a dipingere quadri neo-geometrici. Inizia nel 1947 a partecipare alle esposizioni, con la Mostra Sindacale di Arti Figurative e con quelle annuali dell'Art Club. La prima mostra personale, con opere astratto-geometriche, nel 1951, presso la Galleria Chiurazzi di Roma, non riscuote il favore della critica. 

Nel 1951 ha un primo contatto con l'arte francese esponendo a Parigi al Salon des Realistés Nouvelles. Tra il 1951 ed il 1952, ottiene l'assegnazione di una borsa di studio da parte della Fullbright Foundation, che gli permette di recarsi negli Stati Uniti in qualità di "Artist in Residence", all'Università di Kansas City. Sempre nel 1952 realizza la seconda personale alla Rockhill Nelson Gallery di Kansas City. Negli Stati Uniti ha l'opportunità di conoscere i rappresentanti delle nuove correnti artistiche: Robert Rauschenberg, Oldenburg, Twombly, Pollock e Kline. 

Nel 1953, soffre di una crisi, durante la quale interrompe la produzione pittorica. Ormai convinto che non ci sia più niente da fare di nuovo nell'arte, ha improvvisamente quella che egli definisce "illuminazione Zen": la scoperta del manifesto pubblicitario come espressione artistica della città. Così nasce il décollage (all'inizio collage): incolla sulla tela pezzi di manifesti strappati per strada, adottando il collage dei cubisti e contaminandolo con la matrice dadaista del ready made. 

Nel 1955, a Roma, nella mostra "Esposizione d'arte attuale", espone per la prima volta il 'manifesto lacerato'. In seguito, pratica il cosiddetto doppio décollage: il manifesto staccato prima dal cartellone, poi, strappato in laboratorio. In quegli anni si serve anche dei retro d'affiche, adoperando i manifesti dalla parte incollata ed ricavandone opere non figurative e monocrome. I primi riconoscimenti arrivano nel 1956 con il Premio Graziano e nel 1957 con il Premio Battistoni e della Pubblica Istruzione. Con la serie Cinecittà, del 1958, seleziona figure ed volti delle pubblicità cinematografiche orientando la produzione verso opere di tipo maggiormente figurativo.

Alla fine degli anni '50, Rotella, è etichettato dalla critica come strappamanifesti. Di notte, strappa non solo manifesti, ma anche pezzi di lamiera dalle intelaiature delle zone d'affissione del Comune di Roma. Nel 1958 riceve a Roma la visita del critico francese Pierre Restany, con il quale inizia un lungo sodalizio. Nello stesso anno partecipa a Roma nella mostra "Nuove tendenze dell'arte italiana" organizzata da Lionello Venturi nella sede della Rome - New York Art Foundation. Sempre nel 1960 aderisce al Nouveau Réalisme, teorico del quale è Pierre Restany e che riunisce, fra gli altri, Klein, Spoerri, Tinguely, César, Arman e Christo. Al gruppo prendono parte anche i francesi Hains, Dufrêne e Villeglé, che operano sul décollage negli stessi anni, ma autonomamente. Insieme ai décollages, Rotella esegue anche assemblage di oggetti acquistati da rigattieri come tappi di bottiglia o corde.

La Pop Art e l'Espressionismo astratto americani, assieme all'Informale ed alle ricerche spaziali e materiche che in quegli anni Fontana e Burri stanno svolgendo in Italia, giocano un ruolo di rilievo nell'orientamento di Rotella

Nel 1961 espone nella storica mostra À 40° au-dessus de Dada, curata a Parigi da Restany. Nel 1962 conferisce sulla su arte alla School of Visual Arts di New York e nel 1964 è invitato alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia. Usando strumenti tipografici, fra il 1967 e il 1973 realizza gli Art-typo, stampe scelte e riprodotte liberamente sulla tela. Con questo procedimento riesce ad accavallare e sovrapporre le immagini pubblicitarie, invertendo il precedente modo di procedere. Definitivamente lasciata Parigi per stabilirsi a Milano (1980), negli anni ottanta elabora le "blanks" o coperture d'affiches: manifesti pubblicitari azzerati, ricoperti da fogli bianchi, come avviene per la pubblicità scaduta. Dopo il 1986 seguito realizza le sovrapitture, ispirandosi al graffitismo: interviene pittoricamente su manifesti lacerati ed incollati su tela. Vi traccia scritte anonime, come quelle che si possono leggere sui muri cittadini: messaggi d'amore, scritte politiche, etc., in un doppio messaggio. Nel 1990 partecipa al Centre Pompidou di Parigi alla mostra "Art et Pub" e al Museum of Modern Art di New York all'esposizione "High and Low".

Riceve nel 1992 dal Ministro della Cultura francese, Jack Lang, il titolo di Officiel des arts et des Lettres. Nel 2000 viene costituita, per volontà dell'artista, una fondazione a lui dedicata: la Fondazione Mimmo Rotella, con l'obiettivo di raccogliere le opere e le documentazioni catalogate della vita artistica del maestro.

Scompare a Milano nel gennaio del 2006.

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