Descrizione: OLIO SU TELA GIANLUCA MOTTO ' SINFONIA DELL 'ESSERE ' dimensioni L 120 x H 100 cm.
Olio su tela - Titolo " Sinfonia dell' essere " by Gianluca Motto .
Anno 2022 - Dimensioni L 120 x H 100 cm.
Opera Unica - Certificato di autenticità.
L'arte figurativa riguarda la rappresentazione di immagini riconoscibili del mondo intorno a noi, a volte fedeli e accurate, a volte altamente distorte. Non ha importanza l’estrema fedeltà al reale, purché questo venga in qualche modo raffigurato.
La pittura a olio è una tecnica pittorica che utilizza pigmenti in polvere mescolati con oli siccativi.
L’olio ha l’importante proprietà di mantenere inalterato il suo tono, prima, durante e dopo il suo prosciugamento.
La pittura ad olio è insolubile nell’acqua. Ha forti caratteristiche di brillantezza, trasparenza, elasticità.
La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto per lo più bidimensionale, come la carta, la tela, la ceramica, il legno, il vetro, una lastra metallica o una parete. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte. Chi dipinge è detto pittore o pittrice, mentre il prodotto finale è detto dipinto.
GIANLUCA MOTTO.
Nato a
La Spezia nel 1965 Gianluca Motto ha cominciato la sua carriera pittorica frequentando,
nella sua città natale, i corsi di Renzo Borella presso l’Officina Botteghe d’Arte..
In
breve tempo l’artista emerge nella scena artistica locale attirando l’attenzione
di critici e galleristi. Oggi Motto è entrato nel panorama artistico nazionale.
Dal
2009 collabora stabilmente con la Galleria d’Arte Sciaccheart dove sta conquistando
il consenso di un ampio pubblico internazionale.
Dal
2015 collabora con la Galleria Mercurio Arte Contemporanra di Viareggio e dal 2017
ha iniziato a collaborare anche con la Galleria ARTEèKAOS di Alassio (Savona).
Nel 2018 ha collabora anche con MFF Galerie di Parigi e Saint Paul de Vence e con la Galleria Il Melograno di Livorno. Dal 2020 si sono aggiunte le collaborazioni con la galleria ARTEèKAOS di Bologna e la galeria LA NUOVA FORMA di Lanciano.
MOSTRE PERSONALI
2000 -
“Gli Alberi del Re” - Torre
Capitolare - Portovenere (SP)
2001 -
“Senzatitolo” - Galleria Menhir - La Spezia - “Motto” - Chiostro di San
Francesco – Sarzana (SP)
2002 -
” Angelincantati” - Villa Bottini - Lucca
2004 -
Senza titolo - Galleria La Riseria - Novara- “Viaggimiraggi” - Centro Allende -
La Spezia
2005 - “Submarine” - Giornata del Contemporaneo - Chiesa Romanica S. Maria - Vezzano Ligure (SP) - organizzato da Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani
2008 -
“Nuvolegate” - galleria Menhir - La Spezia
2010 - “Animale” - CAMEC (Centro d’Arte Moderna e Contemporanea) - Rassegna Finestra sul Golfo - La Spezia - Galleria Sciaccheart - Riomaggiore (SP)
2013 -
“Invito al viaggio”- Galleria De Bonis - Reggio Emilia - Galleria Sciaccheart -
Riomaggiore (SP) - “Chessmate” - Centro Allende - La Spezia
2015 –
“effimeREali”- Mercurio Arte Contemporanea –Viareggio (LU) Galleria Sciaccheart
– Riomaggiore (SP)
2016 - "effimeReali”- Torre degli Upezzinghi -Calcinaia (PI)
2017 -
personale presso la residenza d’epoca Hotel Club I Pini Viareggio (LU)
2018 - La forma dell’acqua - Villaggio del Palio . Passeggiata Morin La Spezia
2021
- Out of the box -
Galleria ARE ARTE – Roma
MOSTRE COLLETTIVE
1999 -
“IV Rassegna giovani linguaggi dell’immagine” - Centro Allende - La Spezia
2002 -
”In kiostro” - Chiostro di S. Francesco - Sarzana (SP)
2004 - “Emergenze 2” - Fortezza di Sarzanello - Sarzana
(SP) - Torre Carolingia - Framura (SP)
- Fondamenta di S. Pietro - Portovenere
(SP)
- Galleria On the Road Art Gallery – Varese
- “Il libretto digitale” - Centro
Allende (SP) – presentato dall’Istituzione per i Servizi Culturali e Galleria
il Gabbiano
2007 - “Settimana dell’arte in Sardegna” - Club Santa Giusta - Castiadas (CA) presentato dalla Galleria d’Arte San Lorenzo - “Purezza”- Rifugio antiaereo Martana - Massa - presentato dalla Regione Toscana
2010 -
Settembre d’arte - La Spezia - presentato dalla Galleria d’Arte Sciaccheart
2011 -
Settembre d’arte - La Spezia - presentato dalla Galleria d’Arte Sciaccheart
2012 -
Settembre d’arte - La Spezia - presentato dalla Galleria d’Arte Sciaccheart
2015 -
Biennale di Genova - Palazzo della Borsa
2016 -
Different Corners - Galleria EUROPA -Lido di Camaiore (LU) - Il terzo Paradiso.
Respect : People in moviment - Centro d’Arte Moderna e Contemporanea CAMeC La
Spezia
2017 - Generazioni. Gli artisti della città a confronto. Centro d’Arte Moderna e
Contemporanea CAMecLa Spezia
2019 - Art Shopping Salon d’Art
Contemporain . Paris . Carrousel du Louvre.
PREMI E RICONOSCIMENTI
2002 -
1°classificato al Premio “Vernazzarte” - Vernazza (SP)
2003 -
3°classificato al Premio Nazionale di Pittura “Città di Novara”
2006 - Selezionato per l’European Arteam Prize - Museo Civico di Arte Contemporanea - Albissola Marina (SV)
- 1°
classificato al “Premio Città’ di Massarosa” (Lu)
- 1°
classificato al “Premio Fuori Città’ Studio” - Lucca
2015 -
Premiato alla Biennale di Genova
Dipinti dell’artista sono all’interno della Collezione Ferruccio e Anna Maria Battolini donata dal critico al CAMEC (Centro d’arte Moderna e Contemporanea) di La Spezia.
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Schegge Critiche
“… è molto gratificante quando si può constatare che un giovane che ha intrapreso, con umiltà e fervore, la difficile strada della creatività, nel giro di poco tempo, dimostra vivacità intellettiva e piacere della sperimentazione seria e motivata”.
Ferruccio Battolini (critico d’arte) – 2000
“… e sono i quadri, apparentemente più trattenuti e non formati che permettono a Motto di intraprendere la faticosa ricerca di recuperare un senso, che non sia solo suggestivo, nell’universo delle forme. A mio modo di vedere, è questa la componente più alta della pittura di Motto, quella che richiede la maggiore attenzione e una sorveglianza continua dei propri mezzi e delle proprie condizioni d’ispirazione, un’acuta coscienza del proprio registro espressivo”.
Luigi Cocevari – Cussar (critico d’arte) – 2001
“… Due principi base: il colore sopra la forma, l’astratto sopra il figurativo. Cui si aggiunge un tema… E a parlare è l’emozione…”
Gianluca Testa (giornalista d’arte) – 2002
“… Quella di Motto è poesia del colore, energia del dimensionale mistero dello spazio siderale. Il colore, sopra a tutto, è la parola, il tessuto costitutivo della sua arte”.
Alfredo Pasolino (critico d’arte) – 2003
“… La pittura di Gianluca Motto è sempre espressione di un disagio sottile, alieno a gesti vistosi, in cui l’elemento lirico smorza e raffina l’intento espressivo… i suoi colori, molti mescolati e sfumati, trasmettono senza doversi necessariamente confinare entro linee precise”.
Enrico Formica (critico d’arte) – 2004
“… Pittura dai contenuti forti, assiepati tra un colore non affinato da inopportune leziosità e permeata del positivo atteggiamento creativo del pittore, che fa dell’esperienza dell’arte una privilegiata occasione per penetrare con sguardo disincantato la realtà”.
Valerio Cremolini (critico d’arte) – 2006
Senza Spilli
Si dà il caso che io sia qui
e guardi.
Sopra di me una farfalla bianca sbatte nell’aria
ali che sono soltanto sue
e sulle mani mi vola un’ombra,
non un’altra, non d’un altro, ma solo sua.
“Non occorre titolo”
Wislawa Szymborska
Il mondo
naturale è parte fondante della pittura di Motto. Già conosciamo i suoi animali
taurini, i leoni fiammanti, le svelte zampe che attraversano correndo le
piccole e grandi tele, inframmezzati di lettere e parole che segnano, come
timbri vividi, la scena dell’accadimento pittorico.
Gli
animali, le piante, il vento sono elementi da cui trae spesso forza ispirativa
per la sua narrazione visiva. Non so se ne sia attirato per concezione olistica
o solo per una sua sensibilità particolare, fatto sta che sia un campo di
indagine preferito ad altri e praticato con padronanza dei propri mezzi
espressivi, dote che è sempre stata riconosciuta all’autore.
In questa
serie si misura con un tema antichissimi e classico che, da sempre, è metafora
di ciò che si trasforma e che è intrinsecamente fragile. La farfalla, sposa
della bellezza cangiante e sempre nuova, batte le ali insieme ai versi del
poeta preferito dell’artista, Charles Baudelaire, vola sui pensieri e i righi
musicali, in un’incessante danza di colori e di composizioni che traggono
ragione dalle riflessioni di Motto sul pulsare incerto della vita. Le farfalle
si muovono, sono vive, scosse dal vento e dai movimenti che le mutano da
crisalidi a folgoranti insetti sempre a caccia di colori e di profumi.
Niente a
che fare con gli spilli del collezionista che, per quanto abbia il merito di
salvaguardare nomi e colori e di specie estinte, congela la bellezza
nell’illusione di mantenerla in eterno.
La
percezione e la restituzione della varietà è in Motto fortissima
e produce caleidoscopi di ali colorate in una ricerca di unità primigenia che
accomuna il mondo umano e il mondo animale.
Lo stupore per
quanto la bellezza effimera ci riserva è parimenti grande, una sorta di cammino
pittorico dell’ascolto e della meraviglia del dato naturale, confezionato
preferibilmente sul modulo quadrato, ma con svariate eccezioni. Il formato
piccolo a base quadra è congeniale alle composizioni di Motto che, malgrado le
misure ridotte, non si perde in dettagli o descrizioni ma dà sfogo al suo
intento ideativo con immediatezza ritmica, come se nell’interazione variata
volesse andare all’essenza della natura della farfalla e del suo concetto
carico di significati pregnanti.
Se guardo
indietro, rivedo i mosaici a farfalla di Escher, dove ciò che conta è la
ripetizione delle forme e non le qualità cromatiche; oppure il ritratto di
principessa estense di Pisanello, in cui lo sfarfallare dei lepidotteri allude
all’anima immortale della fanciulla morta a ventun anni; rivedo il bianco statuario
di Amore e Psiche del trentenne Canova che immortalava la farfalla, simbolo
della purezza dell’amore, sulle mani degli amanti. Di tempo in tempo, di
contesto in contesto, la farfalla non ha smesso di essere un soggetto pensato e
raffigurato, narrato in versi o in prosa con significati sempre diversi e
nuovi.
Le farfalle
di Motto sono sempre attraversate da un fremito: se le guardi hai l’impressione
che siano sul punto di scomparire, di volare via, passando ad un’altra
dimensione, come passano davvero di fiore in fiore sfidando pericoli di ogni
genere. Pensieri fugaci in forma di farfalle che meditano sugli equilibri
instabili della vita, sulla ricerca della bellezza e della felicità, istanti di
eden provati o solo sfiorati che ci accompagnano.