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OLIO SU TAVOLA SERGIO FRANZOSI ' SUITE 4 - 19 ' dimensioni L 80 x H 80 cm.

Olio su tavola - Titolo " Suite 4 - 19 " by Sergio Franzosi . Anno 2019 - Dimensioni L 80 x H 80 cm. Opera Unica - Certificato di autenticità.

Olio su tavola - Titolo " Suite 4 - 19 " by Sergio Franzosi .

Anno 2019 - Dimensioni L 80 x H 80 cm.

Opera Unica - Certificato di autenticità.


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#Sergio Franzosi #Pittura #Figurativo #80x80 #Olio su legno

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Descrizione: OLIO SU TAVOLA SERGIO FRANZOSI ' SUITE 4 - 19 ' dimensioni L 80 x H 80 cm.


Olio su tavola - Titolo " Suite 4 - 19 " by Sergio Franzosi .

Anno 2019 - Dimensioni L 80 x H 80 cm.

Opera Unica - Certificato di autenticità.

L'arte figurativa riguarda la rappresentazione di immagini riconoscibili del mondo intorno a noi, a volte fedeli e accurate, a volte altamente distorte. Non ha importanza l’estrema fedeltà al reale, purché questo venga in qualche modo raffigurato.

La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto per lo più bidimensionale, come la carta, la tela, la ceramica, il legno, il vetro, una lastra metallica o una parete. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte. Chi dipinge è detto pittore o pittrice, mentre il prodotto finale è detto dipinto.

 

SERGIO  FRANZOSI.

Originario (1947) del Piemonte orientale (Lago Maggiore), dove attualmente vivo.

Laurea in architettura a Torino; studio professionale ad Arona fino al 2010.

Attività espositiva a partire dal 1996. Dal 2010 “artista” a tempo pieno.

Isolato, fuori dal “movimento” e dai circoli “a la mode”.

Tematiche di lavoro, in costante interazione con l’architettura degli insediamenti.

Produzione apparentemente “figurativa” con frequenti sconfinamenti nell’astrazione.


 “ Mi hanno chiesto di …..”

Mi è stato chiesto da un gallerista, il quale ha in deposito alcune mie opere, di produrre un video, attraverso cui esprimere  la mia visione sul tema dell’arte.

UNO: non so parlare d’arte; non so esprimere a parole, quei concetti raffinati ed ermetici, propri di chi “sa”, ed è solito, parlare d’arte.

DUE: da tempo tendo a parlare sempre meno in pubblico, e non solo d’arte.

TRE: ma lo merito il titolo di “artista”? Mah. Diamolo per assodato. Comunque il più che posso fare, è scrivere una memoria.

QUATTRO: se proprio è necessario che  dell’”arte”  parli, ebbene vi parlerò del contesto entro cui il mio lavoro artistico si è formato; forse da questo si capirà il senso e lo scopo di ciò che ho, sin qui, fatto.

CINQUE: nel contesto sociale di provenienza, il termine “arte” era sconosciuto; nel nostro dialetto lombardo-piemontese il termine “artista”(così come “poeta”) aveva un significato negativo; un perdigiorno, un lazzarone, un fallito. Quindi niente sostegno familiare, della scuola ecc..rispetto alle mie iniziali propensioni verso questa cosa che si chiama “arte”. Cioè indifferenza generale e consigli ad applicarsi ad altro, lasciando perdere l”arte”

SEI: non ho mai avuto quindi una cosidetta educazione artistica. Ho infatti frequentato scuole tecniche. Anni di nascosta depressione. Con studi relativi a discipline antagoniste rispetto alle mie naturali inclinazioni.

SETTE: mi ha salvato la riforma dell’università, degli anni 70, con la possibilità di accedere ad Architettura.  Questo già mentre lavoravo all’Olivetti di Ivrea. Segue laurea e professione sino al 2010 circa, e “ tragica” decisione di concentrarmi unicamente sull’”arte”.

OTTO: è utile precisare che dal periodo delle elementari e poi via via negli anni seguenti, accumulavo da perfetto isolato, esperienze di disegno e pittura di cui conservo i risultati solo a partire dal periodo di Ivrea.

NOVE: perché Architettura? Perché ritenni che questa disciplina, in quanto atto  creativo, fosse molto vicina alle mie naturali propensioni del “fare arte”. Ancora oggi non so se sono un artista-architetto o viceversa.

DIECI: ed eccomi qui, oggi, con ciò che ho prodotto da circa trent’anni a questa parte , cioè dal momento in cui ho deciso di rendere pubblico il mio lavoro.

UNDICI: provo ora a spiegare il mio lavoro.  Mi hanno definito “visionario”; mi sembra azzeccato. Si tratta infatti di opere, le mie, che presentano un rapporto molto labile con il “reale” tanto che spesso sfociano nell’astrazione. Uno dei  temi ricorrenti è una sorta di urbanistica su un suolo astratto; sul disegno urbano conseguente si innestano palazzi, case, manufatti urbani, ma anche richiami al paesaggio,  scenari del reale, citazioni ecc.

DODICI: cosa c’è e non c’è nelle mie opere? C’è stato il periodo dei “miti urbani, poi il periodo di accumulazioni seriali di immagini su grandi tavole ; poi quello dei “repertori”; poi il periodo dei “cammini” ; poi il periodo “degli studi urbani” ed infine ,attualmente, il periodo delle”suite” che recuperano in parte il periodo precedente dei repertori. Ci sono, naturalmente,  frequenti ritorni a temi di periodi precedenti; non solo pittura ma anche “plastica”ovvero opere in legno dipinto.

Non c’è traccia di drammi, tragedie e così via; non c’è quasi traccia di “vita moderna”; non ci sono auto, prodotti di consumo, folla,ecc.

C’è il sentimento della nostalgia; che vedo come reazione alla profonda, personale, insoddisfazione rispetto  al momento attuale: in particolare  la profonda e forse non più rimediabile crisi ambientale. La nostalgia del mio recente passato mi porta  a elaborare i cosidetti “memoriali” che cercano di individuare da quel passato spunti per sopportare il presente.

TREDICI: questo è quanto di me posso dire, forse confusamente. Altro non so dire. Spero lo facciano altri.  



ATTIVITA’ ESPOSITIVA e RICONOSCIMENTI

-    3  personali in gallerie locali (1996,2004,2010)

-    2 personali galleria Satura a Genova (2007,2019)

-    personale Spazio espositivo PWC- Sole 24 Ore a Milano (2014)

-    numerose partecipazioni a collettive, qualcuna all’estero (Londra, Est Europa…)

-    partecipazioni alla Fiera d’Arte di Genova (2015,2018)

-    numerose partecipazioni a Concorsi e Premi, spesso con riconoscimenti

-    semifinalista Premio ARTE – Cairo editore 2015

-    finalista Premio ARTE  2016  con esposizione Palazzo Reale Milano

-    finalista Premio START- Thiene 2018 con esposizione a Thiene

-    Finalista Premio ARTE  2019 con esposizione Palazzo Reale Milano

-    Finalista Festival DeSidera – Trieste

-    Finalista Premio Arte  2020 – 2021 con esposizione Palazzo Reale Milano (ott. 2022)


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