Descrizione: MIXED MEDIA MARCO BISCUOLO ' ORGANIC KLEIN 142 ' dimensioni L 60 x H 50 cm.
Mixed Media su tela - Titolo " Organic Klein 142 " by Marco Biscuolo .
Anno 2021 - Dimensioni L 60 x H 50 cm.
Tecnica mista: tela annodata di cotone assorbito su telaio di legno e ricoperta di una miscela di scagliola e colla sintetica dipinte con il celeberrimo International Klein Blu.
Opera Unica - Certificato di autenticità.
Arte mixed-media (la tecnica mista con più materiali).
E’ una forma d’arte moderna e popolare: nasce dalle arti visive fondamentali come la pittura, il disegno e la
scultura assemblati con materiale oggetti diversi.
La pittura è l'arte che consiste nell'applicare dei pigmenti a un supporto per lo più bidimensionale, come la carta, la tela, la ceramica, il legno, il vetro, una lastra metallica o una parete. Il risultato è un'immagine che, a seconda delle intenzioni dell'autore, esprime la sua percezione del mondo o una libera associazione di forme o un qualsiasi altro significato, a seconda della sua creatività, del suo gusto estetico e di quello della società di cui fa parte. Chi dipinge è detto pittore o pittrice, mentre il prodotto finale è detto dipinto.
Marco Biscuolo
Vivo a Rovigo, lavoro a
Ferrara.
Diplomato geometra, ho un attestato di Grafico Pubblicitario, coltivo da molto tempo la passione per l'arte astratta: ho sempre ammirato i grandi maestri spazialisti del calibro di Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Castellani e Bonalumi.
Mi sono sempre interrogato sul concetto del confine tra la rappresentazione materiale dell'opera d'arte ed il concetto della stessa, cercando di capire cosa voleva comunicare l'artista.
Questo percorso introspettivo mi ha portato a frequentare, sin dalla giovane età, le fiere d'arte più importanti (Su tutte Padova e Bologna), ed a seguire le riviste di arte per poicreare qualcosa di mio.
In seguito, infatti, ho cominciato i miei primi “esperimenti” all'età di 21 anni, dipingendo degli astratti con colori acrilici su tela con spatola metallica.
In anni più recenti ho sperimentato con dei nuovi lavori, sempre con tecnica spatolato e colore acrilico, ma su tela di rayon sintetico.
Qualche anno fa, un’autoanalisi interiore mi ha portato a guardare attentamente dentro il significato dell'arte: esprimere un concetto ma soprattutto far provare una forte emozione all'osservatore esterno.
Creai quindi una serie di pannelli solcati ricoperti di gesso e dipinti con smalto sintetico, ed ho esposto presso la galleria Idearte di Ferrara con una personale.
Da lì è iniziata questa bellissima avventura nel mondo dell'arte, un percorso che mi ha condotto alle opere che creo oggi: tele annodate di cotone assorbito su telai di legno e ricoperte di una miscela di scagliola e colla sintetica dipinte con il celeberrimo International Klein Blu.
Ciò che voglio esprimere con i miei lavori è la creazione di qualcosa che vibra, pulsa e vive, una simbiosi tra l’artificiale e l’organico, da cui il nome dei miei quadri.
Esposizioni
Nel settembre 2018 e nel giugno 2019 ho esposto presso la Pescheria Nuova di Rovigo per il premio d'arte “Città delle Rose”, collettiva a cura dell'associazione Art Project e della Pro Loco di Rovigo.
Nel Febbraio 2019 ho
esposto presso la Idearte Gallery di Ferrara la mia prima mostra personale, con
segnalazione sul quotidiano “La Nuova Ferrara” e sul sito Estense.com.
Le opere dell'artista rodigino Marco Biscuolo.
Energia creativa.
Marco Biscuolo che, pur presentando le sue opere da autodidatta, sono ricche di energia creativa che gli deriva da consuetudini famigliari.
La tecnica pittorica di Biscuolo parte da una solida superficie liscia su cui dispone, con movimento rotatorio, un fondo gessoso ottenendo una texture colorata a leggero rilievo. La fase culminante è successiva: incide pochi tratti arcuati, utilizza utensili disparati e anticanonici, adottati per incidere la superficie in modo rigoroso e fortemente gestuale.
Sperimenta inediti strumenti per scalfire, crea solchi sulla
superficie della tavola, il gesto è ripetitivo ma anche completamente libero di
esprimersi con poche linee curve, creando una profondità spaziale, definendo
campiture sinuose o nervose, accostate o intrecciate l’una all’altra.
La gestualità diviene atto liberatorio inconscio dando origine,
dal fondo, a luci nascoste o per scoprire un colore sottostante. Metafore
dall’energia segreta dell’universo in cui domina l’improvvisazione, in
modo che l’evento artistico, svuotato da qualsiasi residuo valore formale, si
esaurisca con l’atto stesso della sua creazione.
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