Descrizione: FOTOGRAFIA BEPPE AMEGLIO ' VALENTINA, STORIA UNA STORIA ' dimensioni L 30 x H 30 cm.
Fotografia - Titolo " Valentina, storia una storia " by Beppe Ameglio .
Opere della serie " CONVERSE ART WORK COLLECTION " .
Stampa su Carta Hahnemule, texture William Turner 310 gr.
La tecnica usata è la fotografia con successivi passaggi di post produzione digitale. La percezione della tridimensionalità delle immagini è ottenuta con l'utilizzo di una particolare texture.
Tiratura: n. 5 copie + 2 artist proof
Anno 2022 - Dimensioni L 30 x H 30 cm.
Opera Unica - Certificato di autenticità.
Certificazione:
Tutte le opere sono certificate con "Hahnemüle Ologram System". Il sistema con l'apposizione (uno sul certificato, stampato su speciale carta filigranata Hahnemüle, l'altro sulla fotografia) del doppio ologramma con identico numero seriale progressivo garantisce la massima garanzia sull'autenticità e sulla tiratura dell'opera.
L' Arte digitale e la new media art hanno guadagnato un ruolo non trascurabile in una cultura sempre più dominata dal visuale.
L'arte figurativa riguarda la rappresentazione di immagini riconoscibili del mondo intorno a noi, a volte fedeli e accurate, a volte altamente distorte. Non ha importanza l’estrema fedeltà al reale, purché questo venga in qualche modo raffigurato.
Beppe Ameglio.
Beppe
Ameglio vive e lavora, alternando la sua residenza, tra Pavia e Saint Tropez.
Quindici
anni fa ha lasciato la professione di manager per dedicarsi completamente
alla fotografia ed alla ricerca artistica, influenzata in periodi diversi, da
due grandi fotografi: Luigi Ghirri e Efrem Raimondi.
E’
stata fondamentale per la sua maturazione artistica la lettura dei saggi di
Roland Barthes e di Marc Augè e l’analisi delle opere dei maggiori artisti
contemporanei: pittori, fotografi e registi
Le
sue fotografie sono state
presentate in numerose mostre ed esposte in alcune gallerie, sia in Italia che
all’estero. Alcune opere sono state scelte da scenografi e registi per arredare
il set durante le riprese di produzioni cinematografiche e pubblicitarie.
Tra i suoi principali lavori, oltre alla serie “Converse Art Work”, si segnala la raccolta “Les Bagneurs de Pampelonne”, dove più si avverte la presenza di Marc Augè, la serie “Affiche” sul frazionamento dello spazio visuale, l’omaggio al cinema d’autore contenuto in “Frame by Frame”, “Dejeneur sur l’herbe” una raccolta che indaga sulla presenza della natura nei contesti domestici e la serie “Abbuffet”, quattro fotografie sulla solitudine esistenziale di un “non luogo”.
Presentazione della
serie “Converse Art Work”
Il rapporto tra un oggetto e la sua rappresentazione o la sua interpretazione artistica è il tema della serie delle fotografie “Converse Art Work”.
Può un oggetto o uno
strumento qualsiasi perdere la propria identità specifica per cui è stato costruito
per acquistare, uscendo dalla banalità del quotidiano, una nuova dimensione
nella sfera dell’arte? La risposta affermativa si trova nelle opere di alcuni
dei maggiori artisti contemporanei: da Magritte a Duchamp a Man Ray, da Andy
Warhol a Jeff Koons.
L’oggetto che con
quasi maniacale ossessione è al centro delle opere è la scarpa Converse All
Star; calzatura, originariamente in sola tela, prodotta per la prima volta nel
1908 a Malden nel Massachussets (USA) da Marquis M. Converse. La scarpa che
deve il suo iniziale successo al cestista statunitense Chuck Taylor, negli
settanta e ottanta fu adottata da molti musicisti di gruppi rock tra i quali
Angus Young, Slash chitarrista dei Guns N’ Roses e Kurt Kobain. In pochi anni
le All Star persero così la loro funzione principale di scarpe da basket per
diffondersi tra un pubblico giovane di massa, divenendo un vero e proprio
oggetto di culto.
Beppe Ameglio, autore
delle opere, si spinge oltre in questa trasformazione artistica
dell’oggetto/scarpa utilizzandola in alcune opere come “contenitore”, in altre
invece inserendola nella “scena” come parte essa stessa del prodotto artistico.
Le fotografie si
ispirano alle opere di pittori, fotografi e disegnatori. E’ evidente osservando
le fotografie la forte contaminazione della pop art di Andy Warhol e Basquiat e
l’influenza degli artisti americani degli anni ’80 come Jack Goldstein e Robert
Longo e di fotografi come Man Ray, Lee Miller e Van Der Zee. Non manca tuttavia
l’interazione artistica con opere più conosciute, in particolare di Raffaello,
Picasso e i personaggi di Renato Guttuso e di Enrico Baj. In alcune di queste
la “Converse” è inserita in opere originali dell’autore.
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