Descrizione: DIGITAL ART GIUSEPPE PICCIONE ' CECILIA ' dimensioni L 100 x H 100 cm.
Digital art - Titolo " Cecilia " by Giuseppe Piccione .
Tecnica: Stampa Fine Art montata su plexiglass.
Anno 2006 - Dimensioni L 100 x H 100 cm.
Opera Unica - Certificato di autenticità.
L' Arte digitale e la new media art hanno guadagnato un ruolo non trascurabile in una cultura sempre più dominata dal visuale.
L'arte figurativa riguarda la rappresentazione di immagini riconoscibili del mondo intorno a noi, a volte fedeli e accurate, a volte altamente distorte. Non ha importanza l’estrema fedeltà al reale, purché questo venga in qualche modo raffigurato.
Giuseppe Piccione
Siracusano del 1967, Giuseppe Piccione trascorre tutta la sua infanzia in Sud Africa. Cresciuto tra la creatività di costruttore edile del padre e la creatività sartoriale e culinaria della madre In Italia segue poi gli studi artistici e s’iscrive in Architettura a Firenze. Nel 1986 crea le sue prime opere d’arte informale. Dal 1990 al 2021 ha esposto con successo in gallerie italiane e straniere in ventisette mostre personali e quarantasette mostre collettive. Sue opere sono custodite in collezioni pubbliche e private. Artista visivo versatile e completo comunica con installazioni, pittura, video arte, fotografia e tecniche digitali. Non disgiunto dalla sua attività, anzi a essa strettamente connesso, il ruolo di terapeuta per soggetti psichiatrici, autistici e disabili. Negli ultimi dieci anni la sua produzione annovera alcuni progetti artistici in continuo sviluppo formale: “Love Street” e “The Tribe”, ambedue concepiti per una declinazione artistica più ampia possibile fino a sconfinare nel campo della moda e del design, con la definizione di una linea di opere d’arte indossabili denominata “Tràncity”.
Le sue sono “creature” di un mondo dagli sviluppi accelerati, una dinamica sovrapposizione di segni, visibili vettori d’intimi e risoluti scenari.
Trovano vita e si autorigenerano nella moltiplicazione grafica e iconografica di un concetto moderno: la “ città che sale”. Come fenomenologia da strada, loro, invadono l’universo mediatico, si contaminano, rivelano celate attinenze. Giuseppe Piccione ruba per noi dalla realtà tali frammenti di vita, riconosciuti attraverso una poetica transizione esistenziale.
Dal 2007 prende corpo il progetto LOVE STREET che è composto dai seguenti sotto progetti: Femme, Dolls, Street Dolls, Love Wall, Onda Femme.
Mi sono interrogato sulle donne conosciute nelle letture che ho fatto, nei film che ricordo, nella musica che ho ascoltato, tra i versi delle poesie più indelebili o semplicemente rimaste impresse nelle passeggiate, nei luoghi, per lestrade ... Può capitare di incontrare persone interessanti, anche per un attimo, che stimolano una serie di conseguenze percettive dentro di me, che si stampano nella memoria e non se ne vanno più, e sono proprio queste che mi hanno portato a chiedermi "come" potevano essere in qua lche modo visionate concretamente, senza però ricorrere a figurazioni oleografiche o trasmutate in fotografie filtrate in seppiato. Esse invece rievocano ricordi e memorie inquietanti, ed è tutto questo che ha generato una serie di opere visive, di figure femminili metropolitane - fenomeni femminili.
La genesi di questi ritratti parte tutta da un primo piano la cui costante (volti femminili) viene recuperata fotograficamente in determinati contesti: città, strade, pubblicità, riviste, socia l network, etc ; Una volta localizzato e identificato il soggetto (volto femminile), ricerco nell'ambiente circostante altri segni che sovrappongo al volto, il qua le diventa asse centrale di un piccolo universo pieno di implicazioni, di straordinar ia profondità e suggestione tanto da sfiorare la follia.
Love Street mi piace definir lo un progetto UnderPop in quanto auspicio di una nuova era di espressione artistic a, sia per l'uso di colori accesi, sia per la scelta di soggetti inidividuati nel mondo dei media e dal cosiddetto ambiente urban. Estrapolo frammenti , pattern e sfondi accostati a ritratti di donne, così da creare un collage digitale che deforma ed enfatizza colori e forme, partorendo soggetti femminili dal volto spento, donne sensuali e manichini semi umani, spogliati dai loro attributi e sentimenti.
L'amore e la strada - LOVESTREET - si uniscono annullandosi, convergendo nel messaggio di un sofferto disagio interiore. Dalla strada, fonte primordia le del mio lavoro, vado a ricercare storie di individualità corrotta, magari scritte in scritti e graffiti, atti a comunicare il messaggio di anonimi writers: una strada che diviene specchio dell'anima e habitat imprescindibile per ogni uomo e donna. Nella desolante crisi della contemporaneità, faccio mio un messaggio di sconforto e contestazione, additando le ipocrisie di una società che vor rei umanamente migliore ma che, giocoforza, schiaccia ogni individuo.
Giuseppe Piccione
VEDI TUTTE LE OPERE DI GIUSEPPE PICCIONE
Le
MUSE sostenibili di Giuseppe Piccione
Le suggestive opere della mostra dell’artista siciliano Giuseppe Piccione, denominata MUSE-X,costituiscono senz’altro lo spunto per qualche riflessione sulle più moderne connotazioni artistiche della fotografia in chiave sostenibile e dei suoi virtuosi - e più o meno virtuali - ponti (bridging) con altre arti, tra cui in primis pittura, scultura e cinema.
Nell’annoso dibattito
sulla classificazione delle arti,su cui filosofi e intellettuali da sempre
dicono la propria, la fotografia -a volte dimenticata,come fa Ricciotto Canudonel
suo manifesto del 1911 -è senz’altro oggi l’arte visiva in maggiore evoluzione tecnica
e concettuale grazie al vorticoso progresso delle nuove tecnologie.
Le affascinanti elucubrazioni
di VilémFlusser degli anni ottanta del secolo scorso sullo stringente rapporto
tra macchina fotografica (apparato), fotografia e fotografo, laddove le
“possibilità di manovra” di quest’ultimo trovano un limite naturale nelle
caratteristiche tecniche della macchina e solo nel raggio di azione permesso da
tali caratteristiche il fotografo può dare un’informazione/messaggio
estetico/valorialeartistico originale, oggi grazie alle frontiere raggiunte
dalla tecnologia dell’informazione diventano poco attuali, quasi concettualismi
classici sull’origine della fotografia; per lui l’artista è solo chi riesce a produrre, anche
inconsapevolmente, “immagini quiete”, « Gli
acrobati che producono queste immagini nel bel mezzo del diluvio delle
immagini, non volendo avere nulla a che spartire con esso, meritano il nome di
‘artisti’ in senso proprio, ovvero di ‘astuti manipolatori e ribaltatori’ degli
apparati che vomitano lo spaventoso profluvio di immagini ».
Siamo oggi nell’epoca
della post-produzione, laddove lo scatto rappresenta solo la prima fase di un
processo più lungo e articolato che porta alla creazione dell’immagine
fotografica. Il dibattito si sposta da un lato sul rapporto tra fotografia e
verità e, quindi, ragionando a contrariis,
tra fotografia e menzogna, dall’altro sulle molteplici possibilità di
espressione artistica che le nuove tecnologie offrono alla fotografia ovvero ad
ogni immagine ottenuta digitalmente da una fotografia ovvero a partire da una
fotografia (che può arrivare ad estinguersi nel processo creativo, quasi come
fosse una sorta di “cibo” metabolizzato e quindi un input trasformato in un
nuovo output originale e indipendente).
La questione è
spinosa e per sua natura di difficile soluzione. D’altronde la fotografia, sin
dai suoi albori,mostra una predisposizione naturale e un'irresistibile
attrazione per la menzogna.
Basti pensare a HippolyteBayard
che nel 1840 realizza il primo autoritratto fotografico della storia, una sorta
di selfie con i mezzi fotografici di
allora, ritraendosi ironicamente e paradossalmente in posa da annegato-suicida,
polemizzando con le autorità statali francesi, che all’epoca non finanziano lui,
bensì Daguerre.
E allora di quale
verità si parla? Le tecniche per il ritocco fotografico non sono forse nate
insieme alla fotografia? Come può affermarsi che tali tecniche derivino dalla
diffusione del software Photoshop?
Sul tema Fred Ritchinafferma una verità sacrosanta: « gran parte del procedimento fotografico avviene dopo lo scatto», la fotografia non è altro che « una ricerca iniziale », una sorta di « bozza dell’immagine »infinitamente modificabile, implementabile, trasformabile, etc. etc., insomma un “dato” che l’artista utilizza per esprimere il suo estro creativo, manipolandolo a piacimento e facendolo interagire con gli altri media.
In tale contesto,
l’espressione artistica di Giuseppe Piccione è affascinante e audace.
I suoi supporti sono
tele o stoffe, che sono inizialmente da lui dipinte, anche in rilievo, e su cui
viene stampata la fotografia, fatta ad hoc ovvero prelevata dal mondo della
rete, modificata digitalmente secondo il suo estro artistico, ottenendo così un
nuovo supporto di base, su cui a volte l’artista continua a dipingere, spesso
con prevalenti tonalità di bianco, quasi a spargere il proprio liquido seminale
sulle sue creazioni, parti inscindibile di lui, con cui intrattiene un amplesso
quasi spasmodico.
Le immagini sono
femminili e sono le sue meravigliose muse, ogni opera è un amore negato,
passato nel suo immaginario, mai trascorso nel suo mondo interiore laddove i
fili con il pianeta “donna” sono tutti interconnessi, madre compresa, irrinunciabili,
nella imprescindibile coscienza di un Trascendente uno in se stesso, le cui
parti, quella “femminile” e quella “maschile”, ne costituiscono solo declinazioni
terrene, del mondo sensibile.
E volendo tornare
alla nostra iniziale disquisitio:
qual è la “bella arte” praticata dal Piccione? La fotografia? La pittura? La scultura?
Il design? O forse il cinema, essendoci una base/trama narrativa interiore?
Tra gli effetti più
interessanti prodotti dall’avvento delle nuove tecnologie è senza dubbio il
superamento delle categorie classiche dell’arte. E un errore che spesso si fa è
quello di costringere la realtà nelle “categorie”, le quali, invece, non sono
altro che una sua sistematizzazione concettuale, una razionalizzazione che va
immediatamente abbandonata allorché perde il suo valore interpretativo, diventando
obsoleta, una sorta di “abito” stretto non più indossabile.
E in questa
apocalittica evoluzione dell’arte contemporanea Giuseppe
Piccione è una delle voci siciliane più interessanti, in grado di sorprenderci
sempre.
Marco Eugenio Di Giandomenico
(Critico della Sostenibilità dell’Arte)
Il
volto e la maschera
«La
Bellezza della provocazione è quella proposta dai vari movimenti d’avanguardia
e dallo sperimentalismo artistico: dal futurismo al cubismo,
dall’espressionismo al surrealismo, da Picasso sino ai grandi maestri dell’arte
informale e oltre. […] L’arte non si propone più di fornire un’immagine della
Bellezza naturale, né vuole procurare il pacificato piacere della
contemplazione di forme armoniche. Al contrario, essa vuole insegnare a
interpretare il mondo con occhi diversi, a godere del ritorno a modelli arcaici
o esotici: l’universo del sogno o delle fantasie dei malati di mente, le
visioni suggerite dalla droga, la riscoperta della materia, la riproposta
stralunata di oggetti d’uso in contesti improbabili […], le pulsioni dell’inconscio».
Così
Umberto Eco parlava del nuovo modo di concepire la Bellezza nell’Arte del XX
secolo ma tali osservazioni non sembrano prendere le distanze dallo stato del
Contemporaneo dove è impossibile fissare e definire dei criteri di scelta e dei
parametri di giudizio. Le opere di Giuseppe Piccione s’immergono in tale flusso
POP, condizionato dai mass media e dai social network, e le immagini generate
dal cinema, dalla televisione, dalla pubblicità, diventano espressione di una
società commerciale e consumistica.
I
volti di donna raccontano di un mondo dove l’immagine e la vista prevalgono su
ogni altra dimensione, provocando un forte senso di smarrimento e angoscia
nello spettatore, che appare turbato e fagocitato da false bocche carnose e
sensuali. Gli occhi dei ritratti ‘digitali’ osservano, scrutano,
‘infastidiscono’, quasi a voler far riflettere lo spettatore sulla
disgregazione dell’essere e della figura femminile ridotta a poster
pubblicitario e privata della sua essenza, della sua vera identità.
Wharol
raccontava: «Ai primi d'agosto del 1962 cominciai con le serigrafie. Volevo
qualcosa di più forte, che comunicasse meglio l'effetto di un prodotto seriale.
Con la serigrafia si prende una foto, la si sviluppa, la si trasferisce sulla
seta mediante colla e poi la si inchiostra, cosicché i colori penetrano
attraverso la trama salvo che nei punti dove c'è la colla. Ciò permette di
ottenere più volte la stessa immagine, ma sempre con lievi differenze. Tutto
così semplice, rapido, casuale: ero eccitatissimo. Poi Marilyn morì quello
stesso mese, e mi venne l'idea di trarre delle serigrafie da quel suo bel viso,
le mie prime Marilyn».
Ecco che le opere di Piccione sembrano proporre un’intenzionale ‘evoluzione’ del prodotto seriale, diventano eco martellante e condizionante con il quale convivere giornalmente. Le sue “Muse” non sono divinità moderne in quanto si allontanano dalla sfera poetica; costrette a vivere su una Terra ‘distorta’ e violenta; per nome portano una “x” che le rende indefinite: ormai la società globalizzata le ha omologate e stereotipate secondo i suoi principi e valori. Nessun volto caratterizzante ma solo maschere tribali di nuovi fenomeni metropolitani e riti commerciali.
Aurelia Nicolosi
Giuseppe
Piccione – Behind the mask
Noto - 26/06/2021 : 25/07/2021
Luogo: PALAZZO NICOLACI
Maschere
in serie. Ritmo pop. Un mantra, un rullo di tamburi tribali. È così che
Piccione espone in immagine visiva un vissuto sonoro.
Comunicato
stampa.
Nell’ambito
della Rassegna “Percorsi di NOTOrietà”.
Patrocinata dal Comune di Noto – Ass.to Turismo e Cultura.
Curata da Studio Barnum Contemporary.
Le opere figurative di GIUSEPPE PICCIONE invocano un mantra, un ripetere il
ritmo della vita nascosta dietro le maschere apparenti della realtà multiforme.
Un forma a servizio del rito sacro dell’arte. Molte forme che invocano una sola
forma. La ricerca di un archetipo, ma irraggiungibile.
La narrazione visiva, che spazia dall’urlo di dolore, allo stupore della morte
e della vita ai margini delle donne di periferia, ai segni di una sessualità
mercificata, si impone come una recita ad alta voce, un grido di richiesta di
aiuto che molti di noi nel loro intimo elaborano ma fingono di non avere:
dietro una maschera.
Il mantra visivo delle opere, eseguite con una serialità ritmica che solo un artista maturo sa fare, si manifesta a volte ad alta voce, a volte appena sussurrato. Questa ripetizione della stessa maschera, ma sempre con attributi plastici differenti, ricerca di colori irreali, forme che sembrano sublimare una libido incompiuta, è una ripetizione-preghiera. Una visione spirituale dell’arte sociale.
Piccione è un artista che si fa contaminare dal dolore degli altri, degli emarginati, dal caos interno della disabilità, dalla ricerca di purezza della prostituta, dalla pietà di un padre in braccio a un figlio. Dietro queste maschere si cela un’aurea, quella della serialità; e ci fa comprendere come l’arte contemporanea possa erodere spazi alla religiosità tradizionale facendo rivivere una spiritualità che si ispiri a sentimenti autentici. Siamo in presenza di un tentativo di costruire una vera e propria religiosità estetica.
Se è vero che Andy Warhol fece diventare simbolo della Pop Arte delle scatole di detersivo, Piccione sembra voglia far diventare le maschere - tribe un simbolo di una spiritualità perduta dalla cultura di massa; andando a ricercare – dalla cosa all’invisibile – l’angelo custode che dorme dentro ciascuno di noi e che necessita di essere risvegliato. Per far compiere un atto religioso: quell’atto a cui anela l’arte del post-moderno.
La serialità dell’opera di Piccione si pone – pertanto - proprio in antitesi alla riproducibilità da cui è afflitta la cultura visiva della società contemporanea. È così che il giudizio estetico che il fruitore della mostra è orientato ad elaborare, non può non considerare la critica sociale al meccanismo della riproducibilità della merce-uomo.
ANTONIO CASCIARO
Mostre collettive:
1990 "VIAGGIO NEL SOTTOSOPRA", Palazzo S. Clemente - Firenze
1992 "REGGI - SECOLO", Mostra itinerante nelle maggiori città del mondo
"NOVORGANISMO", Terme di Santa Venera, Acireale
"ITINERARI", Ex Chiesa dei Cavalieri di Malta, Siracusa
1993 "IL BIANCO E IL SUO DOPPIO", Galleria il Segno, Siracusa
"LA PRECARIETA' DELLO SPAZIO", Centro d' arte Contemporanea, Siracusa
"SCARPERENTOLA", Arte - Design - Fashion, Idea Books, Milano
"LA ROTTA SEGUITA", Casa Morelli, La Rotta - Pisa
"IMMAGINI NEL BUIO", Cral Sicilcassa, Siracusa
1994 "PER NON DIMENTICARE SARAJEVO", S. Ambrogio Caffè, Firenze
"CENTO ARTISTI PER SARAJEVO", Spedale degli Innocenti, Firenze
"CINDERELLA'S REVENGE", Cristinerose Gallery, New York
"CASA FONSECA", Ambienti - Progetti - Oggetti - Figure, Appuntamento extra con dodici artisti, Casa Fonseca, Ellera – Firenze
"INCOGNITE", Ex Chiesa dei Cavalieri di Malta, Siracusa
"CINDERALLA'S REVENGE", Smith'sGalleries, Londra
1995 "NOVORGANISMO 1984 - 1994", Accademia di Belle Arti, Catania
1996 "BLAZING/ EYES", "IMPREVISTO", "SPECTACLES", Mostra itinerante
1997 "ANOMALIE", Galleria OPUS artecontemporanea, Siracusa
1998 "ILLUMINAZIONI SOTTILI", Centro Studi - Archivio Pierucci, Firenze
"ILLUMINAZIONI SOTTILI", Internet Train, Firenze
"GENERAZIONE SOTTERANEA", Alfani Underground, Firenze
"ASEITA”, Museo Trecastagni Museo - PINACOTECA, Trecastagni – Catania
1999 "L' INTIMO DELL' ESSERE", Galleria OPUS artecontemporanea, Siracusa
2000 "I’ ARTFORUM SIRACUSA", Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea, Cripta del Collegio, Siracusa
2002 “Collettiva d’autunno”, ARP’Artgallery Savelli con New Kroton art
2006 “Dilagazioni” IV Edizione "Festival di Ofelia". Agliana, Pistoia
2012 Ritrovarsi in via Mirabella 31-Prima Rassegna D’Arte dei maestri e allievi dell’Istituto Statale d’Arte di
Siracusa Dal 60 al 90 ex Convento del Ritiro –Siracusa.
2014 “Ritrovarsi in via Mirabella 31” III Edizione, ex Convento del Ritiro Siracusa
2014 “Marilyn Monroe -I just want to be wonderful”, 27 settembre 20 ottobre Teatro Comunale di Pergine, Trento
2015 Mostra Internazionale di Fotografia 19/30 dicembre Galleria Montevergini –Siracusa.
2016 Mostra ad Astana – Kazachistan –
2016 Fuori Teatro – mostra presso – Le Forme della Convivialità- Siracusa.
2016 SR FARM per MOON -30 GIUGNO / 30 LUGLIO – MOON – Siracusa.
2016 MOSTRATI-CONTEMPORARY ART EXHIBITION - 1/30 settembre Palazzo Trigona Noto.
2017 “Imago Mundi” Luciano Benetton Collection-Identità Siciliane- Contemporary Artists From Sicily – BAM—Biennale Arcipelago Mediterraneo , ZAC Cantieri Culturali Alla Zisa , Palermo
2017 Guardami - per Wondertime a cura di Aurelia Nicolosi – dal 9 settembre al 9 ottobre Arciconfraternita dei Bianchi Chiesa di San Martino Catania
2018 CIBARTE - Palazzo Ducezio Noto – Agosto 2018
2018 Revolution mostra per la quattordicesima edizione della giornata del contemporaneo - Spazio AmMare dal 13 ottobre al 13 novembre . Siracusa
2018 Wunderkammer – Viglienasei Art Gallery - 21 dicembre Siracusa.
2019 Siamo Liberi come le Radici ? Spazio AmMare 25 Maggio 2019 Siracusa
2019 TELLUS MATER - MOON - Move Ortigia Out of Normality -10 /31 M aggio – Siracusa
2020 AFRICA - Fototeca Siracusana - dal 26 Giugno al 25 Luglio - Siracusa
2021 ART & PHOTOGRAPHY – dal 26 Giugno al 30
Settembre – ART WEB GALLERY Centro
d'arte mediale .Genova
2021 NOTOARTE 14/30 Agosto
MUSEO di SANTA CHIARA - NOTO
Mostre personali:
1992 “Esagono d’oro” - Installazione, tonnara di Avola. – Avola (Siracusa)
“Altare” - Installazione, tonnara di Siracusa. - SIRACUSA
“Accumuli” - Installazione ,tonnara di Vendicari. – Vendicari (Siracusa)
“La croce di cera”- Installazione, Monastero delle Cinque Piaghe - Siracusa.
1994 "Primarte" Rassegna, Sette Giovani Artisti per il Teatro Studio, Teatro Studio Compagnia KRYPTON; SCANDICCI – Firenze
1996 "LA STANZA DELLA RIFLESSIONE", Alfani Underground, Firenze
2003 ORTIGIA CHANGE DIRECTORY", Galleria OPUS artecontemporanea, Siracusa
2006 “Stabat Mater”, video-installazione - Plasma video-art gallery. Firenze
2007 “WORKS”, prima parte , CairoliSette,Siracusa
“WORKS”, seconda parte, Showfineart gallery, Siracus
2008 “LOVE
STREET”, mostra
on-line, www.elapsus.it
2009 “LA DIVINA VITA”, video installazione con opera SOLE MORTO, ex Convento del Ritiro, Siracusa
“LOVE STREET”, video installazione presso Accademia di Belle Arti Val di Noto di Siracusa, Siracusa
2015 THE TRIBE – Maschere che Correggono la Perfezione – dal 29 Maggio al 30 Giugno – Chiesa di San Nicolò dei Cordari - Parco Archeologico - Siracusa
2015 TRANCITY – 06 dicembre 2015 / 10 gennaio 2016 – Galleria Gallaro – Siracusa.
2016 Color in Jazz – International Jazz Day – Sicilian in Jazz -28/30 Aprile –Antico Mercato –Siracusa.
2016 TRANCITY - Opere su Carta – 19 maggio / 15 giugno Prampolini – Catania.
2017 Tavolo Condiviso azione in International Jazz Day – Sicilian in Jazz ,28/29/30 Aprile , Siracusa
2017 MUSE-X -- 8 luglio – 5 Agosto – Galleria Koart - Catania
2017 MUSE-X (selezione di opere ) dal 9 settembre al 9 ottobre per Wondertime presso BOGGI – Catania
2017 In Corpore Artis – dal 2 dicembre al 17 dicembre . Museo Tempo Canicattini Bagni (Siracusa)
2017 In Corpore Artis - dal 7 dicembre al 17 dicembre , solo exhibition con performance culinaria - Pourquoi Pas – Siracusa
2018 VOLTI JAZZ - Solo Exhibition per International Jazz Day – 28 , 29, 30 aprile - Antico Mercato Siracusa.
2018 STRATIFICAZIONI dal 14 al 31 Maggio, Allegroitalia Ortigia Siracusa .
2018 THE MOON FACE – dal 8 dicembre 2018 al 10 gennaio 2019 – MOON Move Ortigia Out of Normality, Siracusa
2020 THE MOON TRIBE – dal 27 Giugno al 31 Luglio 2020 - MOON Move Ortigia Out of Normality - Siracusa
2021 BEHIND THE MASK, Bassi di Palazzo Nicolaci dal 26 Giugno al 25 Luglio - NOTO
Performance:
2017 IN CORPORE ARTIS - Food Action - Museo Tempo 17 Dicembre – Canicattini Bagni - Siracusa.
2018 FOOD ACTION presso ALLEGROITALIA il CONDOTEL degli Artisti ,29 Giugno, Siracusa Ortigia
Fiere:
2008 “LOVE STREET”, Catania Arte Fiera, quarta expo d’arte moderna e contemporanea, Catania
“LOVE STREET”, KUNSTART 08, 5° Fiera Internazionale dell’Arte Moderna e Contemporanea, Bolzano
Festival:
2012 SOLE MORTO, Ares Festival Internazionale del film di Siracusa 4° edizione, Galleria Montevergini, Siracusa
2012 SOLE MORTO - OTHER MOVIE - LUGANO , SVIZZERA
Vetrina:
1996 “INSTALLAZIONE”, Vetrina Checcacci, Firenze
Scenografie:
1993 “LE PARETI INDOSSANO I FATTI E I PAVIMENTI SI ASSUMONO LE LORO RESPONSABILITÀ”- AMBIENTETEATRO, Scoglitti, Vittoria
1996 “CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA”, Teatro di San Miniato, San Miniato, Pisa
“PEDRO E IL CAPITANO”, Teatro di San Miniato, San Miniato, Pisa
2009 Scenografia per la 3° edizione della Regata dei quartieri Storici di Siracusa, Siracusa
2017 Scenografia per Sicilian in Jazz e International jazz day , Antico Mercato Siracusa
BIBLIOGRAFIA E RASSEGNA STAMPA:
Ø
“Reggi
– Secolo” – Edizioni Idea Books, Milano 1992
Ø
“Diario
Siracusa” – Siracusa, sabato 26 settembre 1992
Ø “Brahaus”
– Edizione Chronicle Books, San Francisco 1992
Ø
“Il
Bianco e il suo Doppio” - Catalogo mostra Siracusa 1993
Ø
“Diario
Siracusa” – Siracusa, sabato 06 marzo 1993
Ø
“La
Precarietà dello Spazio” – Catalogo mostra Siracusa 1993
Ø
“Diario
Siracusa” – Siracusa, sabato 02 giugno 1993
Ø “NeueWestfälische”
– N° 162 Donnerstag, 15 luglio 1993
Ø
“Olà!
Semanàrio” – Lisbona, agosto 1993
Ø
“Vogue
Pelle” – N° 74 settembre/ottobre 1993
Ø “La Rotta Seguita” – Catalogo mostra 1993
Ø
“Novorganismo
1984-1994” – Edizioni Novorganismo Catania 1994
Ø
“Incognite”
– Catalogo mostra 1994
Ø
“Diseno”
– Madrid aprile/maggio 1995
Ø “Jornal do Brasil” “Tribuna De Imprensa” – Rio De
Janeiro 14 giugno 1995
Ø
“Imprevisto”
– Edizione Idea Books Milano 1995
Ø “Blazing/Eyes”
– Edizioni Chronicle Books San Francisco
1995
Ø
“Cento
Artisti per Sarajevo” – Libro, CD-ROM, Video , Edizioni Tipografia Comunale
Firenze 1996
Ø “Spectacles”
– Edizioni Chronicle Books San Francisco
1996
Ø “La
Sicilia” – venerdì 09 gennaio 1998
Ø “Segno”
– N° 160 gennaio/febbraio 1998
Ø “Segno”
– N°161 marzo/aprile 1998
Ø “La
Nazione” – giovedì 14 maggio 1998
Ø “Segno”
– N°162 maggio/giugno 1998
Ø
“L’intimo
dell’Essere” - Edizioni OPUS
artecontemporanea Siracusa 1999
Ø
“Prospettive
Siracusa” – Anno XVIII N°3 giugno 1999
Ø
“Segni d’Arte” -
N°13 marzo/giugno 1999
Ø
“La
Sicilia” – giovedì 20 gennaio 2000
Ø
“La
Sicilia” – mercoledì 26 gennaio 2000
Ø
“ 1°
ART FORUM SIRACUSA” – Edizione OPUS artecontemporanea Siracusa 2000
Ø
“Ortigia change directory” – Edizioni OPUS
arte contemporanea Siracusa 2003
Ø
“Il
Ratto di Proserpina” – libro per bambini con illustrazioni di Giuseppe Piccione
2006
Ø
“Penna
d’Oca”- forum 6 ottobre 2006
Ø
Exibart - 06 ottobre 2006
Ø
Corriere
del Web - 06 ottobre 2006
Ø
“La
Sicilia” – domenica 18 maggio 2008
Ø
“Inout”
– anno III N°6 giugno 2008 Siracusa
Ø
“La
Sicilia” – giovedì 18 giugno 2009
Ø
“Libertà”
– domenica 21 giugno 2009
Ø
“La
Sicilia” – martedì 23 giugno 2009
Ø
“Libertà”
– sabato 27 giugno 2009
Ø
“La
Sicilia” – martedì 30 giugno 2009
Ø
“Regata
dei quartieri Storici di Siracusa” – 3° edizione 2009 Opuscolo Informativo con scritto di Giuseppe
Piccione
Ø
“Giornale
di Siracusa” – martedì 8 dicembre 2009
Ø
“Area
Umbertina/Viaggio a Siracusa” – curatore catalogo dicembre
2009 Siracusa
Ø
“Viaggio
a Siracusa” – libro/catalogo, edizione Alimede Siracusa 2010
Ø
“Sicilia
Oggi” – 25 settembre 2010
Ø
“La
Sicilia” – 24 novembre 2010
Ø
“Giornale
di Sicilia” – 26 novembre 2010
Ø
“Giornale
di Sicilia” – 8 marzo 2011
Ø
“Libertà”
– 8 marzo 2011
Ø
“Libertà”
– interventi a Libertà – 8 marzo 2011
Ø
“Gazzetta
del Sud” – 10 marzo 2011
Ø
“Giornale
di Sicilia” – 13 marzo 2011
Ø
“Libertà”
– 13 marzo 2011
Ø
“La
Sicilia” – 14 marzo 2011
Ø
“Portobello”
– 17 marzo 2011
Ø
“MUS-E
MAGAZINE N°5” - aprile 2011
Ø
“Giornale
di Sicilia” – 10 giugno 2011
Ø
“La
Sicilia” – 5 aprile 2012
Ø
“Notiziario
ftia” Trimestrale per i membri della federazione Ticinese Integrazione
Andicap –dicembre 2012/4
Ø
“Giornale
di Sicilia” – 3 luglio 2012
Ø
“Giornale
di Sicilia” – 17 maggio 2013
Ø
“Libertà”
– 18 maggio 2013
Ø
“Gazzetta
del Sud” – 20 maggio 2013
Ø
“Giornale
di Sicilia” – 21 maggio 2013
Ø
“La
Sicilia” – 26 luglio 2013
Ø
“La Sicilia”
– 2 agosto 2013
Ø
“La
Sicilia”-30 novembre 2013
Ø
“La
Sicilia” -9 dicembre 2013
Ø
Diario
1984 – 22 Giugno 2014
Ø
“Gazzetta
dl Sud” – 23 giugno 2014
Ø
“Ritrovarsi”
‘Catalogo mostra Edizioni Tyche 2014 Siracusa’
Ø “Marilyn Monroe – I want just to be wonderful” ‘I quaderni dell’ARCI V volume 2014 Ed. ARCI Trentino
Ø Artribune
– 27 settembre 2014
Ø Exibart
-- 27 settembre 2014
Ø “La
Sicilia”- 2 novembre 2014
Ø “Libertà”
– 2 dicembre 2014
Ø “La
Sicilia” – 6 dicembre 2014
Ø “La
Sicilia” – 8 dicembre 2014
Ø “La Sicilia”
– 10 dicembre 2014
Ø “LibertàSicilia” -
1 Luglio 2015
Ø “LibertàSicilia” -
2 Luglio 2015
Ø “La
Sicilia” – 27 Dicembre 2015
Ø
Catalogo mostra -
TRANCITY - Galleria Gallaro, a
cura di Marco Goracci, Siracusa 2015
Ø “Giornale
di Sicilia “ - 4 Luglio 2016
Ø “Giornale
di Sicilia “ – 8 Luglio 2016
Ø “La Sicilia – 13 Luglio 2016
Ø ARTE
.IT ..The Map of Art in Italy - 24 Agosto 2016
Ø “La
Sicilia” – 31 Agosto 2016
Ø “Giornale
di Sicilia “ 1 settembre 2016
Ø VOGUE.IT -
Settembre 2016
Ø
“Imago
Mundi” Luciano Benetton Collection-Identità Siciliane - Contemporary Artists
From Sicily – Fabrica. Antiga Edizioni 2017.
Ø
Giornale
di Sicilia 11 Marzo 2017
Ø
La
Sicilia 11 Marzo 2017
Ø
MUSE-X - catalogo mostra Luglio 2017
Ø
Giornale
di Sicilia - 30 Giugno 2017
Ø
Leggimi
– 28 luglio 2017 edizione n.232
Ø
La
Sicilia - 22 Agosto 2017
Ø
Artribune -- 09
Settembre 2017
Ø
La
Sicilia – 11 Settembre 2017
Ø
Libertà
Sicilia 28 Novembre 2017
Ø
La
Sicilia – 03 Dicembre 2017
Ø
Libertà
Sicilia – 05 Dicembre 2017
Ø
IN
CORPORE ARTIS – catalogo mostra, Dicembre 2017
Ø
Libertà
Sicilia 25 Aprile 2018
Ø
Libertà Sicilia 18 Maggio 2018
Ø
IL
FATTO QUOTIDIANO blog - 3 Settembre 2018
Ø
Giornale
di Sicilia 18 ottobre 2018
Ø
LA SICILIA 6 Novembre 2018
Ø
The
City Magazine 6 Dicembre 2018
Ø
LA
SICILIA 10 Dicembre 2018
Ø
LA
SICILIA 19 Dicembre 2018
Ø
LA
SICILIA 25 Gennaio 2019
Ø
SUD
STYLE 11 Febbraio 2019
Ø
LA
SICILIA 4 Maggio 2019
Ø
Libertà
Sicilia 8 Maggio 2019
Ø
The
City Magazine 9 Maggio 2019
Ø
GIORNALE
di SICILIA 14 Maggio 2019
Ø
La
Sicilia 3 Dicembre 2019
Ø
La
Sicilia – società e cultura -19 Giugno 2020
Ø
AFRICA
! catalogo - Fototeca Siracusana Libri - Giugno 2020
Ø
ARTRIBUNE
– 26 GIUGNO 2021